Massoneria come scuolaLa massoneria è una scuola iniziatica e pertanto si pone un obiettivo. L’obiettivo della Massoneria è racchiuso in quella massima scritta sul frontone del Tempio di Delfi: conosci Tu Stesso. Per raggiunger quest’obiettivo la Massoneria offre un metodo, metodo che consiste nello studio e meditazione, dei simboli muratori, vale a dire dei simboli che fanno dell’Arte del Costruire, l’Arte Regia per eccellenza. Tali simboli non sono mescolati a casaccio, ma sono mostrati al massone in una sequenza logico-costruttiva secondo camera d’appartenenza o grado.
Indubbiamente tale metodo ha due aspetti:
Il primo è d’ordine psicologico, che consiste nel cambiamento che tali simboli producono nell’animo di ciascuno di noi. Mutamento che notiamo allorquando vediamo nel Tempio rafforzate quelle Virtù: Tolleranza, Fratellanza, Uguaglianza, Libertà, Umiltà, che caratterizza l’abitus massonico e lo rendono unico nel suo genere.
Il secondo aspetto è di ordine operativo, allorquando tali Virtù sono messe in pratica non solo all’interno del Tempio ma anche nel mondo profano.
Ma, se si parla di Virtù, a mio modesto parere, esse possono svilupparsi soltanto se, come diciamo ritualmente, “…scaviamo profonde prigioni al Vizio….”. Per fare ciò, occorre chiaramente conoscere i propri vizi. Ecco, quindi, che emerge l’obiettivo della Massoneria attraverso il metodo: Conosci te stesso. Ecco cosa vuol dire scavare oscure e profonde prigioni al vizio ed innalzare Templi alla Virtù.
Questa scuola non si svolge, però, nel chiuso di una stanza, di un’aula, ma all’aperto sotto un cielo stellato. Le lezioni non durano quattro, cinque ore, ma iniziano sempre a mezzogiorno e terminano a mezzanotte.
Ma mi domando: Chi sarà mai l’Allievo e chi il Maestro?
A mio modesto parere, gli allievi siamo tutti noi dal Maestro Venerabile, sino all’ultimo Apprendista giunto ad arricchire la colonna del settentrione, tutti assorti ad ascoltare le lezioni che il Grande Architetto dell’Universo c’impartisce attraverso i Simboli: essi sono i nostri veri maestri. Il resto è soltanto vanità.
La stessa distinzione in tre gradi della Massoneria azzurra ha il suo enorme valore solo se vista alla luce di una metodologia operativa per il raggiungimento del “Conosci te stesso” e non altro. Il massone è un uomo libero e pertanto nessuno è detentore della Verità, ma alla continua ricerca di essa; essa è, infatti, una ri-cerca in altre parole una continua CERCA come la cerca del Graal, del resto sempre di Tradizione si tratta. Quindi sebbene tale cerca è sicuramente individuale la si può realizzare solo nel confronto con altri uomini spinti dallo stesso desiderio.
Il luogo dove questo confronto si svolge è la Loggia, luogo unico nel suo genere, luogo reale eppur non misurabile con le misure del mondo profano, luogo reale ma “invisibile” per chi è “cieco”, ricordiamoci che ritualmente la Loggia si estende da Settentrione a Meridione, da Oriente ad Occidente, dal Nadir allo Zenit.
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