Il Grado di Apprendista

Il Grado di Apprendista    
Argomenti Massonici - Istruzioni agli Apprendisti

Gli antichi egizi velarono la conoscenza con simboli e geroglifici che venivano comunicati solamente ai loro sommi sacerdoti o Magi, i quali erano legati da un solenne giuramento di mantenerli nascosti. Questi usi sono patrimonio della tradizione iniziatica esoterica e ne sono divenuti elementi essenziali e presupposti, se non caratterizzanti, fondanti e peculiari: li ritroviamo nella religione ebraica, in quelle misteriche, in diverse scuole filosofiche greche, nella scuola Pitagorica, nella Qabbalah, nel Sufi, nelle gilde e corporazioni di mestiere, fino alla Massoneria, nelle quali è transitata.
Il linguaggio simbolico è la lingua sacra: attraverso di essa si esprime il Grande Architetto dell’Universo. La Massoneria è il regno dei simboli e realizziamo il nostro lavoro di sgrossatura della pietra grezza ri-scoprendo il linguaggio simbolico. 
Allora, in questa camera, la nostra attenzione deve essere rivolta alla comprensione e acquisizione del linguaggio simbolico: le colonne del tempio, il cordone e i nodi che legano le colonne, gli attrezzi muratori che usiamo (squadra, compasso, etc), il pavimento a scacchi, la posizione di ogni membro, i movimenti che facciamo, il rituale che noi celebriamo, la pietra che sgrossiamo … tutto è simbolo, tutto ha un significato. Non è un significato statico, ma dinamico, mai completo e compiuto, perché nessuno può scoprire il disegno del Grande Architetto, nessuno è depositario della conoscenza assoluta, della verità. Dobbiamo pensare invece che ognuno di noi può cogliere dalla propria prospettiva una piccola parte, e, forse relazionandoci, possiamo aspirare e pensare di unire la nostra conoscenza. Può darsi anche che no ci sarà possibile, perché mancano tanti tasselli, tante facce del cristallo della verità. Non scoraggiamoci, ma lavoriamo insieme per edificare templi alla virtù, scavare oscure e profonde prigioni al vizio.
Vediamo di dare un corpo al progetto. Prendiamo un punto di partenza: in primo luogo potremo rivolgere la nostra attenzione sulla forma del Tempio.
E’rettangolare: la sua lunghezza dall'oriente all'occidente, la sua larghezza dal settentrione al meridione.
La sua profondità: dalla superficie al centro della Terra ed ancora in alto fino ai Cieli stessi. 
La ragione per cui il Tempio dei Liberi Muratori è dipinto così vastamente è per descrivere l'universalità della scienza e per dimostrare che la carità di un Libero Muratore non dovrebbe aver limiti, salvo quelli della prudenza. 
Il Tempio è consacrato e poggia su terra sacra per rendere grazie all’Altissimo della sua benevolenza, ed è posizionato dall'Oriente all'Occidente, perché tutti i siti dedicati all'adorazione divina sono e dovrebbero essere così posti, per due ragioni: la prima, perché il sole, la gloria di Dio, nasce all'oriente e tramonta all'occidente, la seconda, perché il sapere e la scienza originarono all'oriente e poi sparsero la loro benigna influenza sull'occidente.
Il Tempio è sostenuto da tre grandi colonne che sono nominate Bellezza, Forza e Saggezza. Bellezza per adornare l'anima dell'uomo, Forza per sopportare qualsiasi difficoltà, Saggezza per giudicare e per tenerci sulla giusta via in tutte le nostre azioni. 
Le tre grandi colonne che sostengono le Logge dei Liberi Muratori, sono una rappresentanza emblematica di questi attributi divini; alludono inoltre a Hiram Abif, per l'arte e bellezza della sua opera nell'abbellire ed adornare il Tempio, a Hiram, re di Tiro, per aver sostenuto e accompagnato la costruzione del tempio di Salomone inviando materiali di costruzione e uomini per l'edificazione, e a Salomone, re d'Israele, il più giusto, il più saggio fra gli uomini.
Ma siccome non abbiamo alcun nobile ordine architettonico chiamato Saggezza, Forza e Bellezza, noi li applichiamo agli ordini Ionico, Dorico e Corinzio.
Il tetto del Tempio è la volta celeste, a significare che il tempio non può mai completarsi. Però possiamo aspirare al Cielo, possiamo sperare di arrivarci con l'assistenza di una scala, che nelle Sacre Scritture è chiamata la Scala di Giacobbe, composta da molti gradini che corrispondono a tante virtù morali. 
Le tre principali sono la Fede, la Speranza, la Carità.
Fede nel Grande Architetto dell'Universo, speranza di salvezza e il volere essere caritatevole verso l'Umanità. 
La scala giunge fino ai Cieli ed è appoggiata sul Volume della Sacra Legge, poiché secondo la dottrina contenuta nel Sacro Volume ci è insegnato di credere nella Divina Provvidenza. Ciò che rinforza la nostra fede e ci è d'aiuto a salire il primo gradino. Questa fede naturalmente ci ispira la speranza di partecipare alle sacre promesse là contenute. La Speranza fa si che possiamo salire il secondo gradino. Ma la terza e l'ultima essendo la Carità, abbraccia il tutto ed il Libero Muratore che possiede questa virtù nel senso più completo, può giustamente considerarsi di essere arrivato all'apice delle sue aspirazioni.
L’interno del Tempio di una Loggia di Liberi Muratori è adornato da ornamenti, mobili e gioielli. Gli ornamenti sono il tappeto a scacchi, la stella fiammeggiante ed il cordone rosso con i 7 nodi che lega le 12 colonne. Il tappeto a scacchi può essere giustamente considerato il magnifico pavimento della Loggia per ragione del suo intricato disegno che ci ricorda la legge degli opposti e ci indica la diversità degli oggetti che decorano ed adornano tutto nel creato, sia vivente che inanimato. La stella fiammeggiante rappresenta il sole che illumina la terra e che con la sua benigna influenza spande benessere su tutta l'umanità. Il cordone rosso rappresenta la catena di unione che si realizza nel trinomio Fratellanza, Uguaglianza e Libertà, attraverso l’Umiltà, la Benevolenza e la Tolleranza e i 7 nodi sono la proiezione delle virtù: le quattro virtù cardinali: temperanza, fortitudine, prudenza e giustizia, e le tre virtù teologali Fede, Speranza e Carità, che ci sforziamo di acquisire e alimentare.
I mobili della Loggia consistono del Volume della Sacra Legge, il Compasso e la Squadra. I Sacri Scritti per governare la nostra fede, ed è su questi che giurano i candidati per la Libera Muratoria, e così pure il Compasso e la Squadra, quando sono uniti, per regolare la nostra vita e le nostre azioni. 
Il Sacro Volume è dato da Dio agli uomini in generale, il Compasso al Gran Maestro in particolare, la Squadra a tutta l'Arte Massonica. 
I gioielli della Loggia sono tre mobili e tre fissi. I gioielli mobili sono Squadra, la Livella e il Filo a Piombo. 
Fra i Muratori operativi la Squadra si usa per provare la squadratura degli angoli della costruzione dell'edificio e serve inoltre per dare la giusta forma al materiale grezzo. La livella per provare l'orizzontalità delle superfici ed il Filo a piombo per provare ed aggiustare i perpendicolari sulle proprie basi. 
Fra i Muratori Liberi ed Accettati la Squadra ci insegna la moralità, la Livella l'uguaglianza ed il Filo a piombo l'integrità nella vita e nelle azioni. 
Sono chiamati gioielli mobili perché li vestono il Maestro Venerabile ed i Sorveglianti e vengono trasferiti ai loro successori il giorno dell'Installazione. Il Maestro Venerabile si riconosce dalla Squadra, il 1° Sorvegliante dalla Livella ed il 2° Sorvegliante dal Filo a piombo.
I Gioielli fissi sono la Tavola di tracciamento o Quadro di Loggia, la Pietra grezza e la Pietra cubica. La Tavola di tracciamento è per il Maestro per abbozzarvi e disegnarvi la costruzione. La Pietra grezza è per l'Apprendista che deve togliere le prominenze superflue e la Pietra cubica è per l'operaio più abile per provarne la perfezione di forma con i suoi gioielli. 
Sono chiamati fissi perché giacciono a vista di tutti, cosicché i Fratelli possono contemplarli e meditare sul loro significato. 
La Tavola di tracciamento è data al Maestro per abbozzarvi e disegnarvi la costruzione per permettere ai Fratelli di erigere la struttura con regolarità e precisione, così il Volume della Sacra Legge può giustamente essere considerato la Tavola di tracciamento del Grande Architetto dell'Universo, dove egli ha tracciato i precetti divini e le leggi morali che se da noi praticati ed aderite, ci porteranno al palazzo etereo, non costruito dalla mano dell'uomo. 
La Pietra grezza è una roccia rozza, tolta dalla cava, finché non sia scolpita e modellata per occupare la sua posizione designata nella costruzione. Essa rappresenta l'uomo nel suo stato primitivo, come quella roccia, finché, sgrossando e levigando sé stesso con l’applicazione e l’uso degli strumenti di lavoro propri, impara a edificare templi alla virtù e a scavare profonde prigioni al vizio, divenendo pietra cubica. 
La Pietra cubica è la forma pura, pronta per la prova della Squadra e del Compasso e rappresenta l'uomo al declinare degli anni dopo una vita regolare, bene usata in atti di pietà e di virtù ed ore pronto per essere provato dalla Squadra, dalla parola di Dio e dal Compasso della sua stessa coscienza.
 Carissimi Fratelli, spesso ci si dimentica dell’apprendista che è in noi. L’apprendista non sa né leggere né scrivere, sa solo compitare. All’inizio è smarrito, disorientato, poi acquista pian piano fiducia, comincia a penetrare il linguaggio simbolico, finchè non diventerà parte di sé. Con questa tavola ho voluto offrirvi la mia prospettiva di lettura, ma il disegno dell’Altissimo è per noi imprescrutabile ed inesauribile, e per questo ci sono infinite chiavi per vedere, per leggere, l’espressione dell’Altissimo. La nostra chiave è dentro di noi: Nosce te ipsum, "Uomo, conosci te stesso, e conoscerai l'universo e gli Dei". Attraverso questa conoscenza possiamo portare a compimento il nostro lavoro: “edificare templi alla virtù, scavare oscure e profonde prigioni al vizio”
La tavola è tracciata e non ha termine: se lo avesse, avremmo concluso la costruzione del tempio, e così la Massoneria avrebbe raggiunto il proprio fine e con esso cesserebbe la sua stessa ragion d’essere. 
Buon Lavoro a tutti i Fratelli, a tutti gli uomini di buona volontà.
M:. L:.
Share by: