I COPRITORI
Maestro Venerabile, Fr. tutti nelle vostre cariche e dignità, vi ringrazio per il vostro sostegno, per la vostra benevolenza e ringrazio l’Altissimo per averci concesso di condividere il nostro cammino.
La tavola che mi avete chiesto di stendere è impegnativa: ne ho tratteggiato le linee e proverò a fissarle.
Nella Massoneria speculativa (moderna) con il termine Loggia si intende una Comunità di Fratelli Liberi Muratori, per Tempio si intende l'Edificio Sacro dove i Liberi Muratori o Massoni si riuniscono i termini; spesso i termini TEMPIO e LOGGIA sono usati, impropriamente, come sinonimi.
Invero i termini non sono sovrapponibili. La Massoneria speculativa è debitrice della massoneria operativa non solo della ricchissima simbologia, ma anche delle dinamiche della Loggia e del Tempio.
Nella tradizione della muratoria, Loggia e Tempio erano (e sono in effetti) spazi ben diversi, che non vanno confusi tra di loro: la loggia è un corpo separato dal Tempio (ed al quale si contrappone): più esattamente è lo spazio antistante al Tempio, ovvero il sagrato delle Cattedrali, che può essere assimilato alla sala dei passi perduti. Tale spazio non aveva bisogno di misurazione, è uno spazio non sacro, quindi si può stare e muoversi in libertà. In un certo qual modo rappresenta il caos, che si contrappone all’ordine che regna nel Tempio, che invece è uno spazio ben definito, che è sacralizzato dall’attuazione di un rituale.
Ho richiamato e riproposto la distinzione della tradizione muratoria di Loggia e Tempio, perché in tutti i rituali muratori troviamo due figure essenziali nei lavori di Loggia: I COPRITORI.
Nella Massoneria operativa, i due Fratelli Copritori avevano un ruolo ben definito nella costruzione architettonica. Infatti il Copritore interno era il Muratore che curava la copertura materiale del tempio stando all’interno: sotto il tetto, mentre il Copritore esterno, lavorando di conserva al primo, curava le operazioni di copertura stando all’esterno: sul tetto. Ciò in quanto la «chiave di volta», ovvero la pietra tagliata a forma di cuneo che viene posta alla sommità di un arco e di una volta per chiudere e tener ferme tutte le altre pietre di un arco, veniva posata dall’esterno dal Copritore Esterno e il Copritore Interno ne curava l’esatto posizionamento.
La Massoneria speculativa ha ereditato la dinamica dei lavori muratori. Storicamente, gli antichi rituali distinguono due tipi di Copritori: il Copritore Interno (Inner Guard) e il Copritore Esterno (Outer Guard), che sono complementari.
Ripercorriamo il nostro rituale. Ricordate:
Il M.V., rivolgendosi al 2°S., gli chiede: F.llo, qual è il primo dovere di ogni Muratore?
Il 2°S. risponde: assicurarsi che la Loggia sia debitamente coperta.
Il M.V. gli ordina: fate compiere quel dovere.
Il 2°S., rivolgendosi al Copritore Interno, gli chiede: F.llo, assicuratevi che la Loggia sia debitamente coperta.
Il C.I. batte 3 colpi alla porta, senza aprirla.
Il C.E. risponde con gli stessi colpi.
Il C.I. riferisce al 2°S.: F.llo, la Loggia è debitamente coperta.
Di seguito, dopo essersi assicurati che tutti i presenti sono Liberi Muratori.
Il M.V. chiede al 2°S.: F.llo 2° Sorvegliante, quanti ufficiali principali vi sono in una Loggia?
Il 2°S. risponde: Tre: il M.V., il 1° ed il 2° Sorvegliante.
Il M.V. chiede al 1°S.: M.V. F.llo 1° Sorv., quanti ufficiali assistenti vi sono?
Il 1°S. risponde: Tre, a parte il Copritore Esterno, e più precisamente il 1°ed il 2° Diacono ed il Copritore Interno.
Il M.V., rivolto al 2° Sorv: Dov'è il posto del Copritore Esterno?
Il 2°S. risponde: Fuori della porta della Loggia.
Il M.V. chiede al 2°S.: Qual è il suo dovere?
Il 2°S. risponde: Armato di spada sguainata, tenere lontano tutti i profani e gli intrusi dalla Muratoria ed assicurarsi che i Candidati siano correttamente preparati.
Il M.V., rivolto al 1° Sorv.: Dov'è il posto del Copritore Interno?
Il 1°S. risponde: All'interno, presso la porta della Loggia.
Il M.V. chiede al 1°S.: Qual è il suo dovere?
Il 1°S. risponde: Ammettere i Muratori dopo averli provati tali, ricevere i Candidati nelle forme dovute ed obbedire ai comandi del 2° Sorv.
Il rituale ci dice tante cose:
Innanzi tutto che si tratta di 2 componenti e funzioni necessari al lavoro di una Loggia, alla sua stessa esistenza. Ci dice il posizionamento dei due Copritori: il C.E. prende posto fuori dalla porta della Loggia, il C.I. prende posto all'interno, presso la porta della Loggia.
Il rituale distingue le funzioni dei Copritori:
Il Copritore Esterno prende posto fuori dalla porta della Loggia e, armato di una spada, ha il compito precipuo di tenere lontano tutti i profani e gli intrusi dalla Muratoria ed assicurarsi che i Candidati che intendessero entrare nel Tempio siano correttamente preparati.
Come? In che modo?
Collocato là, dietro la porta del Tempio, egli si assicura che colui il quale chiede di entrare in Loggia non sia un intruso.
Il Copritore Esterno ha la funzione di “filtro”, di vera e propria barriera tra il “disordine” del mondo profano e la perfetta sacralità del Tempio Massonico. Sotto il profilo simbolico, con la sua spada il Copritore Esterno sorveglia sia il mondo interno (il Tempio e i suoi Lavori) sia quello esterno (impedendo alla curiosità profana di offuscare la sacralità dei Rituali), facendo da spartiacque tra due dimensioni radicalmente diverse fra loro.
Viene chiamato anche Tegolatore, in quanto ha anche il compito di verificare la regolarità dei Fratelli visitatori che richiedessero di accedere ai Lavori, mediante un “interrogatorio”, chiamato appunto tegolatura, in cui pone opportune domande al sedicente Fratello che chiede di essere ammesso, al fine di accertarne la sincerità. Le risposte correttamente date e i segni e toccamenti correttamente eseguiti permettono l’accesso in Loggia.
Non si tratta di segretezza, o quanto meno non solo: funzione primaria è di tenere fuori dal Tempio le passioni che animano i profani, e che i Fratelli Massoni sono chiamati a domare, regolare e indirizzare, a beneficio dell’Umanità, che non possono in alcun modo interferire con l’Opera alla cui realizzazione i Massoni si applicano proprio nella Loggia.
Ai giorni nostri i compiti e i doveri del Copritore Esterno tendono a essere assolti dal solo Copritore Interno, in quanto si preferisce che tutti i Fratelli partecipino attivamente alle Tornate Rituali, nessuno escluso: la presenza del Copritore Esterno era e rimane indispensabile, non solo nelle iniziazioni e nei passaggi di Grado, cosicchè, forse sarebbe più fedele alla tradizione consentire la partecipazione ai lavori rituali al C.E. dopo aver assolto i propri compiti.
Nella Massoneria speculativa, il Copritore Interno può essere considerato un guardiano, un soldato di guardia, un miles situato al confine o limes del Tempio.
Il suo compito è quello di assicurarsi che la Loggia sia debitamente coperta, ovvero sigillare ermeticamente il Tempio.
E’ il guardiano della soglia tra il mondo sacralizzato del Tempio ed il mondo profano, è il Giano Bifronte dell'antica Roma con uno sguardo all'interno ed uno all'esterno, il tramite e il divisorio tra mondo profano e mondo sacro, tra una realtà fisica ed una metafisica: custodisce il velo di Iside, è colui che accorda il passaggio dal profano al sacro. E’ il guerriero che vigila affinché tra i due domini permanga la necessaria separazione, che impedisce alle caotiche passioni del mondo profano di penetrare nel Tempio, adoperandosi attivamente in quell’incerta e pericolosissima terra di nessuno che è rappresentata dalla linea di confine.
Per eseguire questo delicato compito, il Copritore Interno, gli è necessario trasmutare le tre idee-forza (bellezza, forza, sapienza) in una sola (la saggezza), per questo deve possedere qualità come forza, saggezza, conoscenza, per riconoscere il Fratello dal semplice profano curioso, impedendo a quest’ultimo una rovinosa entrata nel Tempio. E’ un compito estremamente delicato ed è svolto, di solito, da un ex Maestro Venerabile o comunque da un Maestro di Loggia.
Ecco perché il Copritore Interno siede ad Ovest, all'ingresso del Tempio, tra le due colonne, di fronte al Maestro Venerabile. Egli si trova sull'asse equinoziale della Loggia in opposizione al Maestro Venerabile, ed è il suo “specchio”, cosicchè il M.V. è rappresentato dall’Ariete, mentre il C.I., nella posizione opposta, è simboleggiato dal segno Zodiacale della Bilancia, il cui motto è: “Il superiore e l'inferiore si incontrano!”
Il ruolo del Copritore Interno, può anche essere visto secondo i principi della dottrina alchemica, in cui egli rappresenta:
il coperchio del forno o Athanor (provvedendo a chiudere ermeticamente il coperchio della Loggia);
il responsabile del punto di cottura e di fusione dell’Opera, quindi sovrintende all’integrità dell’Athanor affinché questo non si rompa;
lo specchio od il riverbero del Maestro Venerabile.
M.V. e voi Fratelli tutti,
le funzioni che assolvono i Copritori sono vitali nei lavori di Loggia: l’uno, il C.E., garantisce che non entri nessuno che sia estraneo, l’altro, il C.I., impedisce alle caotiche passioni del mondo profano di penetrare nel Tempio, che nessuno esca, se non debitamente autorizzato, e così, come ben evidenziato da altri fr. massoni, garantisce a tutti i “Fratelli di lavorare in serenità e in tranquillità alla costruzione del Tempio interiore, nella sicurezza che potranno essere compresi e comprendere… Il copritore Interno simboleggia la bontà del materiale con cui si costruisce il Tempio… Copritore Interno, quindi, è ciascuno di noi nei confronti di sé stesso, perché a sé stesso e ai Fratelli che si fidano di lui, il Copritore Interno dice: Il Tempio è debitamente coperto”.
Maestro Venerabile, Fratelli tutti, ho detto.
G:.T:.